martedì 24 dicembre 2019

Il problema non è tornare al voto: E' quello che va fatto dopo

   Nei giorni scorsi ha fatto mostra di se nel quotidiano locale la notizia della reunion dei Sindaci di Ovaro succedutisi negli ultimi 40 anni. Il messaggio che si vorrebbe far passare è quello di un paese traumatizzato che deve trovare "unità e pace" oltre le divisioni.

   Evidentemente ci si è già scordati la cittadinanza allibita e furente durante le sedute del Consiglio di questi mesi. La fine di questa amministrazione non va presentata come un trauma: E' stata una liberazione.


   In secondo luogo non si fa minimamente accenno al fatto che l'amministrazione dimissionaria pur essendosi notevolmente impegnata in proprio, ha trovato una quantità di cose che non funzionavano già da prima. Questo non andrebbe dimenticato perché è molto facile farsi prendere dal languore del "Vogliamoci bene" e fare nuovamente delle scelte inconcludenti come certi morosi che si lasciano, poi si riprendono per tornare a lasciarsi. Gli ex Sindaci sono appunto degli ex e va benissimo che facciano i padri nobili ma con spirito di servizio e senso dell' avvicendamento.


   Si sa che ogni Amministrazione ha piacere di lasciare traccia del suo passaggio. Dall'ultimo quinquennio abbiamo ricevuto in eredità un arco privo di qualunque funzione e costato uno sproposito con una sottostante piazza rivestita con blocchetti di porfido che non hanno spostato di una virgola il problema del razionale collegamento tra le due piazze nè quello di uno spazio utilizzabile nel corso di eventi.


   I lavori del centro anziani avanzano pigramente sulla base di una scelta clamorosamente sbagliata (l'area destinata a suo tempo allo scopo era in Spin -in mezzo al verde- mentre ci si è voluti incastronire nella ristrutturazione di un villino anni '20 assolutamente inidoneo con affaccio in strada a raso, forse studiato per abbreviare la permanenza dei vecchietti).


   Orto agrario non pervenuto e invaso dalle sterpaglie dopo che la Regione ne ha disposto il trasferimento al Comune; progetto per il teleriscaldamento di scuole ed uffici pubblici abbandonato; associazioni locali allo sbando. Miniera di Cludinico chiusa, ovvero affidata a dei privati che la tengono in catalogo assieme ad altri 87 pacchetti tanto per fare numero. Stabilimento delle acque oligominarali del quale il Comune è in parte proprietario, ignorato come se il problema fosse di qualcun altro.



La Commissaria Silvia Zossi a Muina per i 100 anni di Annibale
   Allora per amministrare così -dico io- va bene anche la Commissaria anzi; credo che riuscirà a fare meglio e sta già dimostrando di essersi presa a cuore l'incarico anche dal lato umano.

   Cosa fare allora? 

   L' Amministrazione che si proporrà al responso dei cittadini dovrà offrire un candidato Sindaco dotato di disponibilità di tempo e capacità di ascolto, affiancato da una squadra operativa. 

   Personalmente vedo con simpatia la riproposizione del simbolo "Insieme per Ovaro" per un fatto di continuità e riconoscibilità: Niente tatticismi, niente strizzate d'occhio; ci si prepara a lavorare senza perdere tempo in altri disegnini. Ci sono persone che hanno piacere di partecipare? Si facciano avanti; commentino; facciano proposte. Gli spazi per impegnarsi non sono dodici ma quanti se ne vuole. E' fondamentale che la squadra sia aperta a contributi esterni. 


   E' un primo punto di partenza, ma occorrono adesso velocità e coraggio, indispensabili per potersi rivolgere anche agli elettori che si sono in questi anni astenuti. Questi elettori sono interlocutori da considerare, non lo sono invece i protagonisti, dell' ultima stagione di scelte negative per il nostro paese (isolamento, assenza di progettualità e di disponibilità al confronto). 


   Sognare una Ovaro migliore non è vietato.





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sabato 7 dicembre 2019

Confondere la causa con l'effetto


 Un uomo semplice aveva un figlio malato e tutte le sere il bambino veniva colto dalla febbre, e non c’era verso di farla passare e il termometro segnava sempre vicino ai quaranta. E allora l’uomo semplice che ad ogni costo voleva far qualcosa per il suo bambino, prese il termometro e lo schiacciò sotto i piedi.
                                                 (G.Guareschi)

   Questa mattina un concittadino mi ha fermato per strada esprimendomi il suo pensiero sulle recenti vicende "Vedrai stavolta quanta gente non verrà a votare. Io sarò fra quelli!". 
Sono rimasto francamente perplesso conoscendolo come persona che non parla a casaccio.
Non andrà a votare perché un' amministrazione che riteneva all' altezza è stata indotta con indebite pressioni a dimettersi oppure, consapevole dell' inadeguatezza degli eletti é convinto che un' amministrazione -buona o cattiva- debba comunque durare cinque anni e quindi dovevamo tenercela?

   Personalmente, se mi accorgo di avere in cantiere un'impresa inadeguata non lascio che finisca la casa: La congedo e vado a cercare qualcuno che mi faccia una nuova offerta. Può darsi che il lavoro slitti a primavera ma ti immagini sprecare tutti quei materiali per farli mettere in opera da degli incapaci?


   Quanto è accaduto a Ovaro dovrebbe almeno servire a farsi qualche domanda, altrimenti si continueranno a prendere cantonate. Tutto si può infatti dire della caduta Amministrazione salvo che sia stata eletta con brogli o sotterfugi e anche se nessuno di quelli con cui ci siamo fermati a commentare l'accaduto ha ammesso di averlo fatto, di quel 58,70% di cittadini che si sono recati a votare il 41% ha espresso preferenza per l'amministrazione ora dimissionaria. Cosa può aver indotto tante persone a fare questa scelta? 

Ha pesato la cornice da festa privata con l'esibizione di tante amicizie importanti? 
Sono state fatte promesse di magnifiche sorti e progressive per il nostro territorio?
E'stata determinante la simpatia per la persona del Sindaco?
Possibile che nessuno si sia chiesto il perché di tanta mobilitazione di persone venute da fuori? 

   La verità è purtroppo abbastanza deprimente: Per quegli ospiti importanti i problemi del nostro paese si riducono a una bandierina da appuntare sulla carta del Friuli.

   Tolmezzo? Conquistato. Ovaro? Preso! Siamo ridotti al rango delle figurine dei calciatori: "Tu ce l'hai questa?". Così possiamo benissimo restare un anno senza ponte e alla fine dobbiamo anche applaudire per i tempi record o a preferenza prenderci degli insulti come capitato al candidato Sindaco di un'altra lista. A meraviglia.

   In una comunità sarebbe bello che ciascuno scegliesse i propri rappresentanti più sulla base di come si relazionano all' interno di questo piccolo mondo che non in funzione dei "fenomeni" che sono in grado di ingaggiare per una sera. Il mestiere dei fenomeni da circo è quello di girare per le sagre. Non si affezionano. Guardano l'orologio perché tra un'ora devono essere da un'altra parte. Quelli che restano non hanno voce in capitolo e a volte hanno già ricevuto dei favori per sé: Sono in obbligo, come l'impresario di pompe funebri del Padrino


   Voi desiderate questo genere di siparietti in giro per il paese o preferite che certe scene continuino ad appartenere alla cinematografia?


   Nel prino secolo dopo Cristo un certo Fedro raccontava favole di animali contenenti una morale. Questa narra di un lupo da molto tempo digiuno: 


   Durante un inverno particolarmente rigido un lupo indebolito dalla fame incontrò un cane e lo salutò, poscia gli domandò come faceva ad esser così grasso e ben pasciuto. Disse il cane "Ho dei padroni che mi nutrono con cibo buono ed abbondante. Tutto praticamente gratis". Disse il lupo "Invero tu sei fortunato avendo amici così generosi. Chissà che con i tuoi buoni uffici tu non riesca a far invitare anche me a quei banchetti".
    Intanto camminavano a fianco, il cane e il lupo quando questi si accorse che il collo dell' altro era segnato da striature alle quali mancava il pelo. "Dimmi, amico cane, cosa sono quelle piaghe che hai sul collo?" "Niente ti dico. Niente di importante" "Mi interessa sapere ugualmente" "Succede che durante il giorno io porto un guinzaglio e se non faccio quello che dicono i miei padroni loro mi strattonano". 
   A quelle parole il lupo si fermò sul limitare della foresta "Ah no amico cane. Io se ho voglia di mangiare della carne vado da Dario e gliene chiedo un pezzo proprio come faceva mio nonno quando dietro il banco c'era il nonno di Dario; poi tiro fuori i soldi e glielo pago. E se abbiamo voglia di andare a berci un bicchiere assieme andiamo al bar vicino e anche li a turno paghiamo la nostra consumazione. 
   Se poi desidero presentare ai cittadini una lista civica perché la votino a preferenza chiederò la disponibilità della sala nel Centro sociale -che è di tutti- così è sicuro che non dovrò già da subito dei favori a qualcuno perché vedi, le cose funzionano fatalmente così: Se ti rimpinzi a sbafo, prima o poi quei banchetti in qualche modo li dovrai contraccambiare e casomai te ne dimentichi ti sentirai tirare per il collare".







giovedì 28 novembre 2019

La fine dell' incubo

   E' finita come era destino che finisse. Essendo quasi riusciti a portare a termine la loro funesta missione di "sabotaggio conto terzi" della quale già dicevamo in agosto, i "ragazzi del futuro" si sono autodistrutti lasciando a propria memoria uno scritto inqualificabile nel quale accusano il Sindaco di Ovaro dimissionario di "tradimento e mancanza di riconoscenza".   In effetti gli unici ad uscire con dignità da questa brutta storia sono proprio il Sindaco Cattarinussi ed il suo Vice David Casanova che possono con un sospiro di sollievo ritornare alla vita di sempre fatta di persone e rapporti umani.

   Mario ha ricevuto la solidarietà di buona parte dei Sindaci della Carnia ed è finalmente dopo sei mesi rilassato e sorridente. David è tornato ad essere la persona allegra che abbiamo sempre conosciuto. Ci raccontano la loro brutta avventura come naufraghi che si sono messi in salvo dalla Strega del mare

   Mai in precedenza il nostro Comune era stato oggetto di ingerenze così pesanti, vere e proprie incursioni finalizzate al perseguimento di scopi estranei che non avevano nulla a che fare con l' attività amministrativa. Esterefatti assistevamo al compiersi del disastro. Mai vista roba simile. Ah già... I cosacchi.

   Anche i cittadini, che avevano capito che stava accadendo qualcosa di inquietante ed inedito, partecipavano numerosi alle sedute del Consiglio comunale e avendo visto con i propri occhi quello che vi accadeva è difficile adesso che si bevano la storiella in cui a destabilizzare i ragazzi di buona volontà siano stati "quotidiani, social e interpellanze delle opposizioni". 

   Quotidiani e social. Puoi credere! Con il premio di maggioranza fai quello che ti pare per cinque anni filati e lasci l'opposizione ad abbaiare.  Nel 2011 Tolmezzo ha visto una manfestazione con tremila partecipanti contro l'elettrodotto arrivare sotto le finestre del municipio. Il Sindaco Zearo non si è scomposto; ci faceva perfino le foto dal balcone del municipio e ridacchiava.

   Il problema è un altro: E' che quassù in montagna se ti illudi di poter andare avanti da solo non combini niente. Se ti immagini di poterti permettere in esclusiva un segretario comunale che costa da solo ottantamila euro l'anno sei fuori come un balcone. Se negli uffici non crei un'atmosfera di fiducia e collaborazione i dipendenti scappano via.
   Se poi non capisci che qualsiasi minoranza è disponibile a dare una mano a patto che tu proponga cose sensate è proprio meglio che non ti occupi di amministrazione.
  

domenica 24 novembre 2019

...e Ovaro giocava alle carte e parlava di calcio nei bar



   Inutile che ce lo nascondiamo: Se il nostro Comune non sta morendo è quanto meno malato grave.
   Nessuno meglio dei dipendenti percepisce i sintomi dell' approssimarsi della fine; infatti senza tanto chiasso alcuni si sono guardati attorno, hanno fatto dei concorsi e adesso si preparano ad andare altrove.

   Il primo abbandono certo sarà quello del responsabile degli affari generali. Dietro a questa definizione tecnica che magari dice poco sta la persona che si occupa di redigere fisicamente tutte le delibere, seguire il funzionamento delle scuole comunali (edifici, mensa, riscaldamento), l'assistenza di anziani e bisognosi, la biblioteca, l'anagrafe e lo stato civile. Se vi sembra poco...

   Ma anche il responsabile del servizio manutenzioni si accinge a trasferirsi; infatti ha già partecipato al concorso per ricoprire la medesima mansione in Comune di Cavazzo Carnico. Significa che preferisce recarsi giornalmente a fondovalle piuttosto che seguitare a lavorare nel Comune dove risiede con la famiglia.

   Non è finita: Una collaboratrice appena arrivata (settore appalti e opere pubbliche) partecipa al concorso per la nomina presso il Comune di Forni Avoltri anche se per lei significa un percorso più lungo per recarsi al lavoro. Cosa sta succedendo? Che fine faremo?

   Pare che le uniche funzioni che continueranno a venire garantite saranno quelle da tempo demandate all' UTI. Si! Proprio quella UTI tanto avversata dall' "Amministrazione del futuro" (dalla quale non si devono accettare regali anche a costo di perdere contributi per centiaia di migliaia di euro) sarà alla fine l' unica che continuerà a fornire servizi con il proprio personale (tributi, polizia urbana, immondizie).

   Ma come... non dovevamo conquistare una rinnovata autonomia al grido di "Fasìn di besoi"? Non ci siamo ritirati da tutte le convenzioni che prevedevano la gestione condivisa di alcune funzioni con i Comuni di Prato Carnico e Comeglians?


Si lavora al ripristino della strada in località Avausa
   Ad Avausa ieri l'altro è venuta giù la strada. Sabato mattina alle sette stavano lavorando con le fotoelettriche per tracciarne una ex novo: Verrà aperta lunedì.
   Non ci ricorda un certo ponte rimasto chiuso un anno per un lavoro che alla fin fine richiedeva venti giorni?

   Intanto che qui tutto si spegne, a Tolmezzo si elegge il nuovo presidente del Bim (Bacino imbrifero montano) altra istituzione che distribuisce soldi alle Amministrazioni amiche. Chissà se qualcuno dei nostri si è fatto vedere in quei paraggi o se quando c'è la  prospettiva di ottenere qualcosa per il nostro Comune la parola d'ordine è tenersi alla larga? 


    

domenica 10 novembre 2019

Guai un maal

   Attoniti riceviamo, con preghiera di diffusione, la lettera inviata dall' amministrazione comunale ai "signori" Cedolini, Marin, Della Pietra, Frassinelli, Gardel, Marta, Morocutti e Meret.

   Leggendo la missiva pare che per chi l'ha inviata non conti molto che la Proloco di Ovaro stia vivendo un momento di crisi, che l'organizzazione del tradizionale mercato di San Martin abbia incontrato difficoltà preoccupanti e che nel complesso tutto si stia deteriorando in un brevisssimo spazio di tempo: Quello che conta è che essendosi dimessi prima della convocazione, i componenti il direttivo non erano più -a rigore- titolati a indire l'Assemblea avendo peraltro inviato la convoocazione a tutti i soci in regola con il pagamento della tessera.


   Funziona come quei poveracci che negli Stati Uniti vengono lasciati schiattare sul marciapiedi perchè non hanno l'assicurazione sanitaria: Crepano, ma è tutto regolare.


   Ora, se io sono l'amministratore subentrante in un contesto difficile (lungi da noi sostenere che i problemi della Proloco siano causa della lista risultata vincente alle scorse amministrative), mi preoccupo moltissimo di quello che sta capitando e mi precipito a raccogliere informazioni nel luogo dove ho l'occasione di incontrarmi con quante più persone possibile per ascoltare quali sono i problemi, per farmi raccontare prima da cosa ha avuto origine l'attuale congiuntura, sondando nel contempo se si manifestano disponibilità e proposte. Tutto questo ovviamente se la cosa mi sta a cuore. In caso contrario di condizioni ostative alla mia partecipazione ne posso tirare fuori a bizzeffe.


   Quello che questi signori si sono scordati è che viviamo in un paese piccolo come Rio Bò e la Proloco -se sta vivendo una fase critica- deve poter contare su un' amministrazione che ascolta. Potranno magari anche essere mosse delle critiche all' operato del direttivo, ma ricordiamoci che ogni ora del tempo che hanno dedicato all' associazione è un apporto gratuito: un regalo.


   Allora cosa significa "la Proloco é un soggetto di diritto privato"? Tutte le attività produttive locali sono soggetti di diritto privato. Forse che se entra in crisi una ditta e la gente resta a casa senza stipendio tu gli vai a raccontare che non sono problemi tuoi in quanto si tratta di un soggetto di diritto privato? Come commentato da un anziano all' ultimo Consiglio comunale aggrapparsi alle procedure é un escamotage piuttosto infantile per non dare mai una risposta. Non è sempre vero che la forma è sostanza.

   Tutti i notiziari in questi giorni ci presentano un Presidente del Consiglio che interviene al consiglio di fabbrica di Ilva senza cravatta, seduto sul bordo di un tavolo ad ascoltare, a interloquire anche vivacemente con maestranze esasperate, che alzano la voce e contestano.



   Per carità; cosa vuoi che siano le vicissitudini della nostra povera Proloco paragonate con Taranto, ma se ti sottrai a un problema così insignificante prova solo a pensare di dover gestire qualcosa di un po' più impegnativo: Ora ci si spiega il perché della mancata partecipazione a tutte le riunioni indette da UTI, Sub-ambito e quant'altro. 

   Ci auguriamo pertanto che il nostro paese si mantenga in salute assieme ai suoi abitanti senza fare troppo conto su questi "Ragazzi del futuro". In conclusion no sone laàz via encje i mongui?  


     

  

lunedì 4 novembre 2019

...Mangino le brioches


Siamo abbastanza perplessi 

   Di solito è la minoranza che non avendo altro mezzo, utilizza i manifestini per portare la popolazione a conoscenza di qualcosa. Un volantino diffuso a cura della maggioranza non l'avevamo mai visto, ma magari invece si rivela uno strumento efficace.

   Dopo mesi di mancate spiegazioni finalmente ecco la "verità documentale" sulla nota vicenda dei pasti agli anziani. Ne avessero riferito in Consiglio ci saremmo tutti risparmiati la fatica.

   Veniamo così a sapere che i beneficiari sono in numero di dieci più un undicesimo che ha fatto richiesta alla passata Amministrazione senza ricevere riscontro.

   Non essendo stati particolarmente impegnati in riunioni (visto che le hanno disertate tutte), i nuovi amministratori avrebbero potuto prendere contatto con i potenziali interessati al servizio e a seguito del riscontro avuto, decidere se proseguirlo oltre la data di scadenza contrattuale ovvero sopprimerlo. Questo fa un' amministrazione trasparente evidenziando il cambio di passo rispetto a chi li ha preceduti.

   Invece le legittime richieste di informazioni sono state invariabilmente accolte con stizza e non degnate di risposta cassandole come "carenti dei necessari presupposti di fatto e di diritto, infondate nel merito per la carenza documentale, l’assoluto difetto d’istruttoria, la genericità, la mancanza dei necessari pareri, nonchè l' incompetenza".

   Anche nell'ipotesi che alla fine il trasporto dei pasti fosse rimasto in capo al Comune, cosa vuoi che siano 5.000 euro per un' amministrazione che può permettersi di rinunciare a centinaia di migliaia di euro di contributi solo perché provengono da una fonte non gradita?

   Curioso poi che vengano rifiutati i contributi dell' Uti di Brollo (Pd) e invece accettati quelli stanziati dall' ex Vicepresidente della Giunta regionale Sergio Bolzonello (anche lui Pd) per interventi nel sito della Miniera di Cludinico.

   Idem per la vicenda del ponte di San Martino: Vengono richieste per mesi informazioni; il progettista Ing. Zigotti è di Enemonzo, cosa costava farlo intervenire una sera al Centro socio culturale per presentare il progetto. Invece nessuno deve sapere niente, tutto si svolge nel più profondo riserbo fino a che la rampa viene ricostruita più stretta di prima e si deve correre ai ripari invertendo le precedenze creando -ma è solo una nostra opinione- un ulteriore problema.


   Fortunatamente il volantino-verità qualche soluzione la fornisce in calce al testo spiegando agli anziani che se non hanno facilità a provvedere ai propri pasti, esistono le trattorie, le locande, i ristoranti e gli agriturismi. Grazie: a noi proprio non era venuto in mente. 
   Per completezza avrei aggiunto che nei panifici della valle si possono acquistare le brioches care a Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena, così la panoramica delle opzioni alimentari sarebbe stata completa.  

N.B. Il testo evidenziato in arancione rimanda ai documenti originali citati 

  

domenica 27 ottobre 2019

Risorgerà... più stretto

"Tornarin come prima, ancje mior se Diu voul" cantava Dario Zampa dopo il terremoto del 1976.

Dopo ogni calamità, di norma si cerca di ricostruire meglio rispetto a quanto preesisteva. Perché allora rifare la rampa d'accesso al ponte di San Martino più stretta di com'era in precedenza?

Sollecitati da alcuni cittadini che sostenevano che la carreggiata fosse stata modificata a seguito dei lavori, abbiamo reperito il rilievo eseguito prima della tempesta Vaia ed abbiamo eseguito i riscontri sul posto. Non c'è stato nemmeno bisogno di scavalcare le transenne in quanto pare che qualcuno le avesse rimosse il giorno prima, forse impaziente di riprendere a passare.

Effettivamente allontanandosi dal ponte la sezione utile della carreggiata si riduce sempre più: A 22 metri la larghezza di 5,80 è ridotta di 50 cm. a 35 metri dalle spallette i 7,30 originari sono ora 5,80 e a 45 metri la carreggiata è di soli 10 metri e 30 rispetto agli orginari 13.

Non è per tigna che rileviamo questa discrepanza: Il ponte è a senso unico alternato e la strada dalla quale vi si accede scendendo dalle frazioni è stretta e priva di banchina. L'unica area dove i veicoli possono sostare per dare la precedenza è la rampa che precede il ponte. Se la restringi crei un problema dunque per quale motivo non rifarla se non più larga almeno uguale a prima? Il costo di un terrapieno più largo è irrisorio rispetto allo stanziamento di centinaia di migliaia di euro da destinare al lavoro.

Le ipotesi non sono molte: O nessuno si è preso la briga di controllare come da noi sostenuto in precedenza, oppure il Comune non ha alcuna voce in capitolo sul ripristino di una viabilità di sua competenza e tutte quelle storielle sul' amministrazione coinvolta da subito nella conferenza dei servizi era solo propaganda, volatilizzata dopo le elezioni come il fumo delle braciole.


Per chi ha voglia di esercitarsi con la cordella metrica, questo è il rilievo della vecchia rampa.


giovedì 24 ottobre 2019

Irrinunciabile compostezza dell' essere

Abbi pazienza Bruno ma non condivido.

Il soggetto sulla maglietta era grazioso ma sederti con la schiena rivolta ai consiglieri in primis è stato un atto di scortesia verso le degnissime  persone che rappresentano la minoranza, secondariamente ti ha giovato un richiamo al quale hai poi dovuto adeguarti.

Ti racconto un aneddoto: In un campo di prigionia tedesco gli ufficiali inglesi dovevano nutrirsi di avanzi; spesso solamente di bucce di patate. Le loro condizioni erano miserevoli, ma ogni mattina uno di loro si sedeva davanti a una scheggia di specchio e si radeva a puntino. Non lo faceva per rispetto dei suoi carcerieri: Lo faceva per il rispetto che doveva a se stesso.

Così ti prego: La prossima volta lascia a loro il compito esclusivo di avvilire la loro funzione. Guardali mentre perdono l'ultimo briciolo di dignità leggendo i loro foglietti. Osservali quando alzano la mano per votare provvedimenti che non perseguono l'interesse dei cittadini. A un certo punto della seduta un anziano, che credeva di essere venuto ad assistere a un consiglio comunale è uscito dalla sala disgustato "I bambini dell'asilo" ha commentato mentre se ne andava.

Ieri ho ricevuto la convocazione dal direttivo della Proloco: Si sono dimessi tutti non ritenendo di poter più dare un contributo in questo clima avvelenato. Poco fa ho dato un'occhiata al percorso del prossimo Giro d'Italia: Ovaro non viene nemmeno sfiorato. Magari se qualcuno se ne fosse interessato...
Hanno deliberato di rinunciare al lascito della vecchia fornace di Cella, ai 250.000 euro di contributo per il Museo. 
Hanno rinuciato a tutti i contributi stanziati dall' Uti a favore del Comune di Ovaro. Perché? Non lo spiegano. Non lo sanno nemmeno loro.

Ma c'è di peggio del rinunciare ai contributi: Queste persone hanno rinunciato all' affetto.
Hanno barattato per un piatto di lenticchie il piacere di arrivare in posto ed essere accolte con calore. Hanno perso la possibilità di sentirsi di famiglia in ciascuna delle nostre case.

Oh quanto piccoli e che freddi sono i nostri paesi quando li guardi stando in strada e gli scuri sono accostati e las puartas scieradas cul clòstri! Ecco: Questa gente adesso resta in strada. Cosa vuoi che conti di fronte a questo se tu gli mostri la schiena?

Pare che i lavori giù in San Martin siano grosso modo terminati ma attraverso il ponte ancora non si passa. Vedrai: Resterà chiuso fino a quando non salirà a Ovaro qualcuno di importante. Occasione per farsi vedere. Per pavoneggiarsi come se si trattasse di soldi messi di tasca sua.

Non so se faremo qualcosa o se semplicemente ignoreremo l'inaugurazione. Figurati: Un  anno per fare un lavoro di tre settimane! 
Trotsky sosteneva che c'è un luogo ben preciso per certe persone: La pattumiera della storia. 
Nel nostro caso la piccola, trascurabile storia di un Comune di montagna, che però è la nostra casa.    

    

lunedì 21 ottobre 2019

Non è -purtroppo- il sogno di una notte d'estate



Se noi ombre vi siamo dispiaciuti,
immaginate come se veduti
ci aveste in sogno, e come una visione di fantasia la nostra apparizione.
Se vana e insulsa è stata la vicenda,
gentile pubblico, faremo ammenda;
con la vostra benevola clemenza,
rimedieremo alla nostra insipienza.

                                (W. Shakespeare)

No, non ci viene affatto da ridere al pensiero che l'amministrazione comunale abbia indetto il prossimo Consiglio alle 9:30 del mattino di mercoledì 23 ottobre quando i cittadini per lo più lavorano. Proviamo imbarazzo e pena per loro perché quando ci si riduce a ricorrere a simili mezzucci, si sa da soli che penoso spettacolo ci si appresta a dare di se.

Ci limitiamo pertanto ad invitare chi può a presenziare, a dimostrazione dell' interesse che la popolazione ha per la cosa pubblica e a dispetto di chi la vorrebbe privare di un diritto 


Fint ca iu nominant "Cavalieri del lavoro" si... però dai biaaz
                                                                                                         (Giorgio Ferigo)







domenica 13 ottobre 2019

Dialogo immaginario tra un cittadino e un non so



Si continua a non capirci niente. Immobili come in quella trasmissione demenziale degli anni '70 nella quale una voce fori campo ordinava “Recatevi sul ghiacciaio e state fermi! State fermi sul ghiacciaio!”.


I: Signor Non so, per quale motivo continuate a disertare le assemblee dell' Unione Territoriale della quale pure fate parte?
R: “Ci hanno dato questa indicazione assicurandoci che i Comuni di montagna presto diventeranno un Eldorado di buone occasioni e di avventure come in Blade runner. Dicono che verremo anche digitalizzati (A proposito; sarà mica una di quelle ispezioni così fastidiose che il dottore fa con il guanto?)”.

I: Ci risulta che l'UTI abbia impegnato importanti risorse a beneficio del Comune di Ovaro: 240.000 euro per il Museo dàs planelas di Cella altri 90.000 per il Museo della miniera di Cludinico oltre ai 400.000 euro per il completamento della pista ciclabile. Se seguitate a disertare le assemblee questi fondi verranno prevedibilmente stornati. Perché perdete contributi già assegnati?
R: “Noi perdiamo contributi a testa alta. La cosa importante è dare un dispiacere a Brollo. Poi con il museo das planelas riusciamo anche a fare un dispetto a quelli che hanno messo sù le liste a noi avverse nelle scorse amministrative”.

I: Non crede che più che un dispiacere al Presidente dell' UTI voi stiate danneggiando i cittadini con il vostro immobilismo?
R: “Si tratta di danni collaterali. Quello che importa sono i principi. I nostri sono di altissimo profilo ma al momento non intendo entrare nei dettagli anche perché sono sprovvisto del foglietto”.

I: Ma... Questo problema del Segretario comunale che sta bloccando anche il Comune di Prato Carnico che non aspetta altro di potersi staccare da voi per non aver più niente a che fare con un' Amministrazione che tiene tutto fermo?
R: “Eh ha voglia a parlare Lei. Se troviamo un Segretario poi non abbiamo più scuse e dobbiamo convocare il Consiglio comunale come richiestoci dalla minoranza. I Consigli sono la cosa che ci riesce meno bene. Tutti quei cittadini. Non veniva mai nessuno a Consiglio e adesso: Sala piena ogni volta e vedesse che facce; secondo me partecipano solo quelli che non ci hanno votato. Una mezza idea però ce l'abbiamo: Potremmo convocare il Consiglio al mattino di un giorno feriale quando i cittadini lavorano, oppure a notte fonda. Non Le sembra geniale?" 

I: Lasciamo perdere. Invece, abbiamo saputo che un privato ha manifestato l'intenzione di donare al Comune uno stabile di interesse storico. Quello appunto che dovrebbe diventare sede del Museo dàs planelas. Perché non vi siete attivati?
R: “Lei si fiderebbe di uno che dà via la roba a gratis? Prudentemente no si impacìn”.

I: Programmi per il futuro?
R: “Come ben sa, i lavori del ponte di San Martino sono a buon punto. Alla fine si trattava di rifare un terrapieno con una ventina di giorni di lavoro; roba che poteva essere resa agibile dieci mesi fa. Ma si immagina inaugurarlo il giorno del mercato l'11 novembre, con tutte quelle mani da stringere? Peccato che il mercato non sia un po' più in là: il 6 di gennaio ad esempio si sarebbero potuti far  arrivare anche i Re Magi e chissà? Magari anche Bono Vox per i più giovani”.

L'intervento di rifacimento della spalla con "terra armata" - Tempo di esecuzione 16 giorni


domenica 22 settembre 2019

Di ghiaie, ponti ed osterie



   Mi rendo conto che per i nostri amministratori le occasioni di passare per San Martino si siano rarefatte, visto che Eleonora ha dovuto chiudere l'osteria di Cella e il posto più vicino dove fermarsi a bere qualcosa è l'hotel Aplis, e dal lato opposto il "Cral" di Muina. 
   Mi sento quindi in dovere di raccontare loro cosa succede a fondovalle.

   Ci eravamo lasciati con il vicepresidente Riccardi che a gennaio aveva promesso l'avvio della progettazione entro marzo con riapertura del ponte a fine estate per un impegno di 750.000 euro che io mi chiedevo dove andassero a finire visto che il ripristino era stato stimato da addetti ai lavori in circa due settimane.

   Il suo collega Roberti ha invece recentemente dichiarato che la fine lavori si prevede entro gennaio... Avete presente gennaio in Carnia? Quando mai un lavoro è finito a gennaio? Quindi diciamo per Pasqua. Nel frattempo, come nella poesia di Ungaretti: 


"Si sta come d'autunno a Ovaro senza ponte"

   Ma l'impresa allora in questi due mesi cos'ha lavorato a fare? 
   L'impresa anzichè riempire il terrapieno franato ha finito di spianarlo ricavando un enorme varco attraverso il quale ha tracciato una strada. Una strada? Si: Una larga strada bianca attraverso la quale corrono i camion carichi di ghiaia. Prendono la ghiaia a monte del ponte e la costipano a valle, oltre l'abitato di Cella.  
   Evidentemente il businisse come lo chiamava il Padrino sono i camion che corrono con la ghiaia, mica il lavoretto del terrapieno che finisce subito.

   
   Da quello che so io se vuoi risagomare un alveo, avanzando con il terrapieno lo proteggi, realizzando le scarpate con grossi massi che ne impediscono l'erosione. Se fai un chilometro di terrapieno con materiale sciolto e poi puntuale arriva la montana dai Sants il livello dell' acqua si alza e si porta via la ghiaia che se ne va giù fino al primo sbarramento riempiendo l'invaso.

   Certo in questo modo qualcuno dovrà pagare altri camion che nuovamente correranno su e giù a portare ghiaia fino alla destinazione successiva. Qualcuno avrà del nuovo lavoro da fare ma... Questo ha qualcosa a che fare con i cittadini di Ovaro? E' previsto un indennizzo per chi da un anno ha tragitti di tredici chilometri e che prima -attraverso il ponte di San Martin- ne faceva tre?

   Qualcuno sta controllando questo lavoro o visto che "Tanto lo fa la Protezione civile" nessuno si premura di andare giù ogni tanto a sorvegliare? 
   A memoria si tratta di una viabilità comunale dunque di una proprietà nostra. Qualcuno se ne fa carico con "la cura e diligenza del buon padre di famiglia"?    

   La strada che conduce al ponte è invasa dalle erbacce come se non dovesse venire più riaperta. Si conta di ripulirla il giorno prima dell' inaugurazione? Ecco: Queste sono cose che un cittadino non dovrebbe segnalare perché scontatamente a conoscenza dell' Amministrazione e invece pare di essere in un posto dove non c'è nessuno a dirigere (ah guardi: io sono qui per caso) salvo farsi vedere ogni tanto assieme a qualche "potente" che arriva in visita con la sicumera del principe ereditario in visita a Mione dichiarando che e necessario "Accelerare la digitalizzazione". La digitalizzazione di un Comune che non ha nemmeno un cazzo di ponte per passare dall' altra parte! 

   A vegnarès da tiraà jù quatri porcos ma il Signor di chest nol'à nissuna colpa. 

Agosto 1926 - Visita del Principe Umberto di Savoia a Mione




 


domenica 11 agosto 2019

Amministrazione conto terzi?


    Considerato che non ci si candida dietro prescrizione del medico ma per scelta e con la consapevolezza di poter offrire qualcosa di buono alla propria comunità, ci interroghiamo sui motivi che possano aver indotto delle persone a imbarcarsi in un'avventura dalla quale in ogni occasione danno l'impressione di voler fuggire.

 Nuovamente assenti alle assemblee dell' Unione territoriale, assenti agli incontri di sub-ambito (con gli amministratori della Val Degano), i consiglieri della lista "futurOvaro" si sono presentati ad una riunione dell' Azienda sanitaria leggendo un biglietto sul quale c'era scritto che siccome non hanno esperienza in materia di sanità ed assistenza per ora non dicono niente. Faranno sapere più in là.

Ma come? Se non hai esperienza non diserti tutti gli incontri: CI VAI a quegli incontri! PARLI con tutte le persone possibile; FAI DOMANDE. Ti studi i documenti e magari dopo qualche mese hai delle proposte da presentare visto che rappresenti il Comune più popoloso ed esteso della valle. 

Non sappiamo se questi signori abbiano mai sentito nominare l' associazione Pro Carnia costituita nel 1927 con il fine di sostenere le istanze della nostra zona montana da cui è poi discesa nel dopoguerra la Comunità Carnica, in seguito Comunità montana della Carnia.

Si trattava di uno strumento di crescita e autogoverno nel quale tutti i Comuni avevano paritaria rappresentanza e dignità. I suoi fondatori e padri nobili sono state personalità  della levatura di Michele Gortani ed Enzo Moro. Possibile che loro abbiano sbagliato tutto e che i “riformisti” siano quelli che non spiccicano parola e latitano alle assemblee?

Dei 24 comuni convocati in assemblea l’8 luglio scorso, solo tre non si sono presentati: Ovaro, Paularo e Arta Terme. Dunque la stragrande maggioranza degli amministratori carnici -pur di segno politico assortito- ha riconfermato Francesco Brollo alla guida dell' Unione Territoriale riconoscendo implicitamente l' importanza di questo Ente anche perché l'alternativa era far finire l'autonomia carnica allo stesso modo dell' acqua carnica: inghiottita ed indistinta dal mucchio o commissariata da qualche valvassore di nomina regionale.  

 Non si capisce quindi quali siano le prospettive di questi amministratori: Darsi tanto da fare per farsi eleggere e poi non amministrare? Salvo che la finalità che intendono perseguire non sia invece quella di sfasciare "conto terzi" analogamente a quei camion austriaci che stanno viaggiando su e giù per le nostre strade di montagna -alcune asfaltate di fresco- con motrici e rimorchi stracarichi. 


Immagine gentilmente fornita da un lettore 


A proposito: Passi che il legname lo paghino una miseria alla luce di tutto quello che è caduto, ma che ci disfino le strade perché tanto non è casa loro a noi non sta bene e vorremmo avere un' Amministrazione che ogni tanto da un' occhiata a quello che succede, visto che su per Arvenis i vigili che vengono da Tolmezzo non ci vanno di sicuro. Non credo sia chiedere troppo.  

giovedì 1 agosto 2019

Ovaro non pervenuto




   Nulla da segnalare nella seduta di ieri sera in Consiglio comunale. Nulla in quanto l'Amministrazione non ha ritenuto di prendere in considerazione l'interpellanza e la mozione, pur presentate dalle opposizioni in tempo utile e nei modi rituali.   Peccato perchè il pubblico aveva occupato tutti i posti a sedere disponbili compresi i coperchi dei due cassoni contenenti gli scheletri della necropoli di Liariis che -interpellati- magari si sarebbero dimostrati più propensi al dialogo dei rappresentanti della maggioranza.
   Nello specifico, l'assessore alla sanità ed assistenza è rimasta muta sui motivi che hanno indotto la giunta a sospendere il servizio di somministrazione dei pasti agli anziani a partire dal primo settembre prossimo; servizio che val la pena ricordare risultava coperto al 94% dagli utenti, dunque si pagava da solo. Non ci pare tra l'altro ci fosse accenno di questa scelta sul programma della lista futurovaro anche se questa idea già doveva esserci visto che sono passati solo due mesi dalle elezioni. Ma forse i cittadini non avrebbero gradito. Non vorrei che "le iniziative a favore delle persone anziane" riguardassero il fine vita.

Scan dal volantino della lista futurovaro

  Ugualmente non sono state date spiegazioni sul perché l' Amministrazione di Ovaro abbia finora sisertato ogni riunione, vuoi della Proloco, vuoi dell' Unione territoriale (UTI) alla quale pur ci risulta vengano versate somme sul cui impiego il Comune avrebbe il diritto-dovere di esercitare un' azione di controllo. Poi detto tra noi, in UTI c'è qualche milione di euro disponibile per progetti che se non ti fai avanti verranno semplicemente destinati agli altri Comuni. Silenzio anche sui motivi per cui la miniera di Cludinico quest'anno è rimasta chiusa in piena stagione estiva.

   Pare -anzi è certo- che l'Amministrazione rinunci ad avere un tecnico comunale di livello direttivo. Decisone bizzarra visto che nel frattempo il Comune si è ritirato da ogni convenzione per la gestione associata di alcuni servizi. Ci chiediamo chi -tra breve- rilascerà le autorizzazioni ed i certificati visto che al posto del tecnico si è deciso di assumere... Un cuoco! Un cuoco? Si, perchè il servizio mensa che da tempo era dato in appalto ritornerà alla gestione diretta (v.delibera). Per riattivare la mensa servono appunto un cuoco ed un aiuto cuoco. Ma all' interno dell' organico del Comune l'unica figura idonea a fungere da aiuto cuoco al momento è però stata destinata al servizio pulizie ed all' accompagnamento scuolabus, pertanto in futuro queste mansioni dovranno venire affidate a personale esterno non si sa bene con quali costi.

   Ci si interroga sui motivi di queste scelte: L'ufficio tecnico gestito tra più Comuni (Ovaro, Comeglians, Forni Avoltri) bene o male funzionava e forse sarebbe stato preferibile estendere la convenzione al Comune di Prato Carnico per il semplice motivo che molti impiegati a fine d'anno andranno in quiescenza (anzianità o quota 100) e si verificheranno comunque dei disservizi. Invece pare che l'elemento cardine della gioiosa macchina amministrativa sia il cuoco (come il maggiordomo nei libri gialli!). Forse la richiesta di un parere agli uffici prima di procedere a questi sconvolgimenti avrebbe aiutato. Ci spiacerebbe che all' origine di queste scelte di cui non afferriamo la reale praticità ci fosse la maggiore o minore gradevolezza derivante per qualcuno dal dedicarsi alle attività culinarie piuttosto che alle pulizie o all' accomnpagamento alunni. 

   Verso fine seduta alcuni momenti di tensione: Al rifiuto da parte del Sindaco di dare spiegazioni vi sono state proteste anche vivaci e scrosci di applausi che suonavano un po' come "Bravi! Continuate così!". 

   Un cittadino in particolare sarebbe anche stato allontanato, se malauguratamente dopo che il vigile è diventato Sindaco non fosse venuta a mancare  una figura atta allo scopo ne si sono fatti avanti dei volontari. Curiosa la maglietta che indossava perché non si trova nei negozi. Non ho capito bene il suo significato, ma dopo l'uscita del pubblico e della minoranza dalla sala consiliare, l'Amministrazione si è trattenuta dentro l'aula "sorda e grigia" a confabulare non si è visto bene con chi.