domenica 6 gennaio 2013

Hai voglia se esistono destra e sinistra




L' intervista di Benedetto Della Vedova ascoltata questa notte, pacata, ragionevole, civile mi ha confermato in via definitiva qual' é il programma dei sostenitori di Mario Monti:

Piazza pulita dei diritti dei lavoratori, basta con la gente che può QUASI permettersi le stesse cose della classe privilegiata. Basta con i figli degli operai che possono andare all' università, basta con la gente comune che può prendere un aereo, spostarsi, informarsi.

Le gente comune avrà diritto al nutrimento e di questo dovrà essere grata stando tranquilla
I padroni dovranno poter fare utili calando i salari, non pagando liquidazioni, non versando pensioni, assicurazioni, risparmiando sulla pelle altrui.


Hai voglia se non esistono più destra e sinistra. Questi civili, pacati, ragionevoli realisti hanno ben chiaro dove vogliono arrivare.


Se li aiutiamo anche con un solo voto a realizzare il loro programma sarà solo colpa nostra




...La “flessibilità del mercato del lavoro” richiede, di fatto, l’abrogazione delle norme che proteggono il lavoro e delle remunerazioni che gli siano troppo favorevole, lo smantellamento di qualsiasi “distorsione” che si frapponga alla più dura competitività, e impone ancora di vincere le resistenze che la manodopera esistente esercita contro la perdita dei “privilegi” da essa acquisiti, ossia di qualsiasi fattore che favorisca la stabilità dell’impiego e la protezione del posto di lavoro e del relativo reddito. In altre parole sono richieste nuove condizioni che favoriscano abitudini e atteggiamenti del tutto opposti a quelli che l’etica del lavoro preconizzava, a quelle che dovevano promuovere le istituzioni inventate per far rispettare quell’etica. I lavoratori devono disimparare l’impegno, duramente appreso, a lavorare e il loro attaccamento emotivo, faticosamente conquistato, al posto di lavoro, alla continuità di rapporti tra collegi e rinunciano ad alimentare morbose fantasie sui diritti e le responsabilità di un lavoro inteso come proprio, così come devono dismettere il coinvolgimento personale nel futuro della impresa cui appartengono.  
                                                                                                                        (da Z.Bauman - Dentro la globalizzazione)


venerdì 4 gennaio 2013

La mont, màri dal mont

   Con il desiderio che quante più persone leggano e diffondano le proposizioni dei Comitati per la difesa della montagna friulana, inserisco qui di seguito il link per scaricare il testo integrale del nostro documento.

   Si tratta di un lavoro a più mani, risultato dei contributi e del confronto tra i componenti dei comitati territoriali operanti nell' Alto Friuli. 
   Dall' analisi della situazione attuale e delle dinamiche che l' hanno determinata, scaturiscono le proposte per la salvaguardia delle valli di montagna, a partire dalla valorizzazione ed il rispetto del suo' ambiente fisico con degli ecosistemi che lo abitano, non ultimo quello rappresentato dalle comunità di persone che vivono nelle valli

http://www.scribd.com/doc/118289149/Documento-programmatico-dei-comitati-per-la-difesa-della-montagna-friulana

martedì 1 gennaio 2013

Comunicato del Coordinamento dei Comitati per la difesa della montagna friulana

    Il Cavalier Pittini, proprietario delle acciaierie di Rivoli di Osoppo, qualche giorno fa ha contemporaneamente versato una lacrimuccia e lanciato una minaccia.
La lacrimuccia è provocata dal dispiacere - a dir suo - che non gli lasciano fare il l’ elettrodotto Würmlach- Somplago.

    La minaccia, lanciata nel suo modo rude che non si concilia con la lacrimuccia, consiste nella delocalizzazione delle sue produzioni.

    La lacrimuccia non meriterebbe attenzione, perché ricorda quella del coccodrillo, ma la ricorrenza di queste Feste c’induce alla bontà, limitandoci ad alcune domande:

  1. come può il Cavalier Pittini lamentarsi che non gli lasciano fare l’elettrodotto quando all’esecuzione interrata non ci sono opposizioni? Perché fa come il lupo che incolpa l’agnello di intorbidirgli l’acqua? Se la variante interrata – adottata nei paesi civili - costa di più, perché il Cavalier Pittini ha la pretesa di scaricarne i costi – suoi – sulle valli e le popolazioni della Carnia?
  2. dov’era il Cavalier Pittini (e la Regione) quando alcuni anni fa lo Stato ha privatizzato la centrale idroelettrica di Somplago? Se fosse stato lungimirante e l’avesse acquistata assieme ad altri industriali avrebbe avuto la centrale vicinissima. Invece no: ha lasciato che finisse nelle mani dei lombardi-piemontesi- emiliani di Edipower, che si comportano da colonialisti con le nostre acque pretendendo addirittura di pomparle per guadagnarci ancora di più;
  3. come può il Cavalier Pittini pretendere di scaricare la sua non lungimiranza sugli abitanti della Carnia, che dovrebbero subire un elettrodotto-mostro con tralicci alti 60 metri?
  4. non è mai stato colto il Cavalier Pittini dal dubbio che se da noi il kwh è caro lo sia per imposizione della nostra lobby energetica? Se la prenda con questa lobby, non con altri.
   Ora veniamo alla minaccia di delocalizzazione dei suoi stabilimenti che non merita domande, ma ferme prese di posizione da parte delle Istituzioni più che dei Comitati:

a) il cittadino Pittini è libero di portare i suoi stabilimenti dove crede, ma ad una condizione però: prima di andarsene restituisca al Friuli i contributi e gli incentivi pubblici ricevuti dalle sue aziende prima, durante e dopo il terremoto. Diversamente sarebbe troppo comodo!

b) fa tanta amarezza e rabbia constatare che questo fior fiore dell’ imprenditoria friulana di fronte alle difficoltà di quel mercato - che loro tanto adorano - non sanno far altro che minacciare di andarsene, che usare il ricatto verso la Regione, le Istituzioni, i loro dipendenti, la terra che a loro ha dato tanto: Altro che patrioti del Friuli!
Ebbene, se costoro, il Presidente Tondo ed i suoi pretoriani in Carnia, i Sindaci e amministratori di Tolmezzo e di Cavazzo che hanno tradito la Carnia, i vari “sorestanz” locali, regionali e statali, compresa la candidata Serracchiani, i sindacalisti elettrodottisti alla Belci (cgil) ed alla Palese (cisl) hanno già dimenticato i 2.500 manifestanti a Paluzza ed i 4.500 a Tolmezzo, i Comitati sono pronti a ricordarglielo con una nuova imponente manifestazione, che porterà l’intera Carnia a travolgerli, a presentare loro il conto di tutti i torti e malefatte passate, presenti ed incombenti sulla Carnia. E ce ne sono a bizzeffe! Sarà certamente una bella giornata per la gente, non per loro!

    A tutti costoro consigliamo di non andare a cercarsi notte. La Carnia non ne può più di esssere spogliata di tutto (acque, malghe, boschi, scuole, uffici postali, stazioni forestali, piccole attività commerciali, ater, azienda sanitaria, agenzia delle entrate, tribunale) e di essere “ricompensata” con l’ oleodotto, il supercarcere, il poligono del Bivera, lo svuotamento dei poteri dei Comuni per centralizzarli su Tolmezzo, il carobollette di Carniacque, il pompaggio nel lago di Cavazzo, l’inutile autostrada Cadore-Amaro, l’ elettrodotto aereo e …una nuova emigrazione.

                      CUMO AVONDA! ADESSO BASTA!