lunedì 1 aprile 2013

No, non ci sta bene per niente!

    In una sola mossa il Papa emerito Joseph Ratzinger di due anni più giovane, ha dato al Presidente Napolitano un' incomparabile lezione di correttezza, senso di opportunità ed aplomb: Quando non ci si sente più all' altezza delle situazioni si cede il passo, con eleganza e lasciando di se un buonissimo ricordo.
   Cosa che non avverrà per l' attuale occupante del Quirinale, grigio dirigente dalle posizioni evasive già ai tempi del Partito Comunista Italiano.
   Perduta ormai da tempo la capacità di esaminare gli scenari alla luce della loro novità e repentina mutevolezza, non ha trovato di meglio che incaricare dieci abitué del potere di cavarlo dall' impiccio attribuendo loro l' estemporanea qualifica di saggi, specularmente a come un anno e mezzo prima aveva attribuito il titolo di senatore a vita ad un personaggio al quale fino ai settant' anni le sorti del popolo italiano non erano interessate minimamente, quasi la penisola fosse disabitata.
   Tutto questo (un anno e mezzo fa come oggi) in totale spregio della volontà dei cittadini italiani e del loro diritto di essere rappresentati nei modi previsti dalla Costituzione repubblicana.
   Al termine ultimo del suo itinerario prevedo che tutto si concluderà per lui come per l' omonimo protagonista di una lirica dell' Antologia di Spoon River: “dacché i radicali presero a sospettarmi e i conservatori non furono mai sicuri di me, così giaccio, illacrimato da tutti” (da E.L.Masters - George Trimble).

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