domenica 19 settembre 2021

La donna che sussurrava ai cosacchi

 E' ancora visitabile per tutto il mese di settembre la mostra itinerante "AganArt - In giro per le frazioni" allestita a Ovaro nei due paesi di sinistra Degano

Traendo ispirazione dalla recente uscita del libro “Cosacchi in Friuli 1944-1945” in cui sono raccolte le immagini delle famiglie cosacche scattate da Sergio Gennaro durante gli ultimi mesi di guerra, Maria Grazia Paderi, artista di origini sarde naturalizzata in Carnia ha creato nel villaggio di Liariis una coreografia che rievoca le atmosfere dei giorni lugubri del 2 e 3 maggio 1945 nei quali gli invasori giunti dalla Russia al seguito dei tedeschi in ritirata hanno dapprima incendiato ed ucciso, andandosene poi lungo il percorso che conduce alla valle della Drava durante una bufera di pioggia e neve che preludeva al loro destino finale.

In mezzo ad un prato ecco dunque uno stanco drappello di soldati con i loro colbacchi ed i vecchi schioppi dati loro in dotazione dai tedeschi, che risale verso la Valcalda. Li segue un ufficiale a cavallo che rimane indietro forse presagendo il destino che gli sarà riservato.

 Stimolata dal risultato, l’artista ha poi  realizzato nel corso dell’estate un'intera esposizione di opere en plein air nei paesi di Lenzone e Liariis, vicinissimi al camping di proprietà comunale riaperto in questi giorni e a ridosso della salita che da Ovaro conduce migliaia di ciclisti fino alla sommità del Monte Zoncolan.

Tutte le opere sono realizzate con materiale vegetale su telaio metallico. I temi sono i più svariati andando da esemplari del mondo degli insetti dalle dimensioni colossali fino alla riproposizione di miti locali come quello della Mari da not che si nasconde all'interno di una grotticella a lato della Piazza Pantò.

Il proposito è ovviamente quello di coinvolgere e stupire lo spettatore, che viene invogliato a scoprire le due piccole frazioni seguendo l’itinerario indicato dal depliant che pubblicizza la mostra, realizzato a cura della Proloco Ovaro assieme allo striscione collocato all'ingresso del paese.



















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