lunedì 15 aprile 2013

Dieci (e più) ottime ragioni per NON votare Renzo Tondo

"Andatevene!
siete rimasti troppo in carica
per quel poco di bene che avete fatto.
Andatevene, in nome di Dio andatevene,
e che sia finita con voi"
(oliver Cromwell)



Dopo cinque brutti anni di amministrazione opaca e inconcludente, cinque anni che hanno avvilito in tutti i modi la nostra autonomia, é finalmente arrivato il momento per cambiare. Cogliamo l' attimo e togliamo alla destra, a questi "nati vecchi" la possibilità di deprimerci ulteriormente. Facciamo ripartire questo bel posto che é la Carnia assieme a tutto il Friuli Venezia Giulia! 
 
I DIECI (E PIU') OTTIMI MOTIVI
  1. PERCHE’ HA SOTTOSCRITTO CON I PRESIDENTI DELLE REGIONI: LOMBARDIA, PIEMONTE E VENETO UN ACCORDO PER ISTITUIRE UNA UNICA REGIONE, CHE COME PRIMA CONSEGUENZA CANCELLERA’ LA SPECIALITA’ E L’AUTONOMIA DELLA NOSTRA REGIONE;
  2. PERCHE’ HA STIPULATO UNA CONVENZIONE DURATURA CON IL GOVERNO BERLUSCONI PER UN PRELIEVO DALLE CASSE DELLA REGIONE DI BEN 370 MILIONI ANNUI DI SOLDI NOSTRI!
  3. PERCHE’ NON HA ADOTTATO UN PIANO ENERGETICO REGIONALE PER LASCIARE LE ACQUE DELLA MONTAGNA NELLE MANI DEGLI SPECULATORI – PER LO PIU’ FORESTI - E NON A BENEFICIO DEI CITTADINI;
  4. PERCHE’ HA LASCIATO CHE CARNIACQUE SPA CONTINUASSE A GESTIRE IL SERVIZIO IDRICO CON DISSERVIZI, ESOSE BOLLETTE, RICORSI AD EQUITALIA, NONOSTANTE I COMUNI ABBIANO DIMOSTRATO CHE L' ACQUA SI PUO' GESTIRE SAGGIAMENTE E CON COSTI EQUI;
  5. PERCHE’ NON HA DOTATO LA MONTAGNA DI UN CONCRETO PROGETTO DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA, FORESTALE E AMBIENTALE;
  6. PERCHE’ HA SCIOLTO LE COMUNITA' MONTANE, UNICO VERO ENTE DI AUTOGOVERNO DELLA MONTAGNA PER AVVANTAGGIARE IL “SUO” COSINT;
  7. PERCHE’ NON SI E’ SPESO PER IL MANTENIMENTO DEL TRIBUNALE DI TOLMEZZO;
  8. PERCHE’ HA PERMESSO IL POLIGONO MILITARE NEL COMPRESORIO (PROTETTO) DEL BIVERA;
  9. PERCHE’ COME CARNICO NON HA SOSTENUTO LA MONTAGNA, ZONA PIU’ DEPRESSA DELLA REGIONE;
  10. PERCHE’ VASSALLO DEI POTERI ROMANI E DI BERLUSCONI;
  11. PERCHE’, COSI’ CONTINUANDO, LA MONTAGNA SARA’ SEMPRE PIU’ POVERA, EMARGINATA E SPOPOLATA.

QUESTE ALCUNE DELLE MOTIVAZIONI DEL PERCHE’ DICIAMO
“NO A TONDO ANCORA PRESIDENTE!”

Il comitato promotore
del NO a Tondo Presidente

venerdì 5 aprile 2013

Indebitatevi voi per vivere in questo schifo

   C' é un' innumerevole elenco di motivi per i quali le città andrebbero abbandonate ma quello dell' alloggio é uno dei più solidi.
   Le abitazioni urbane hanno ancora un costo incongruo con la conseguenza che le famiglie devono indebitarsi.
   Non ha alcun senso vivere in un posto dove per guadagnare di più si affrontano costi superiori pagando inoltre uno scotto salatissimo sotto forma di una qualità di vita infima, rischi per la sicurezza, inquinamento, ambiente urbano degradato. Spesso si vive circondati dalla bruttezza e non si pensa che l' opzione é abbandonare queste città trappola, in cui non ci sono nemmeno più i negozi.
   Quassù a settantamila euro trovi un' alloggio dove non devi neanche dare di bianco. Con cento, una coppia di amici scappati da una grande città dell' Europa mediterranea ha acquistato due unità immobiliari, due fienili e un impianto fotovoltaico. Stanno innestando meli e sono felici. Hanno affittato il più piccolo degli appartamenti e sono impegnatissimi a imparare quello che serve per cavarsela. La gente del paese é molto solidale con questi nuovi arrivati e li riempie di piccole attenzioni e consigli.
   Dalla loro casa, se segui il sentiero arrivi fino in cima alla montagna. Quando l' avranno raggiunta, dopo che la neve si sarà sciolta, ci sarà un altro sentiero da scoprire e poi un altro. Per imparare tutta la valle non basta una vita
 

lunedì 1 aprile 2013

No, non ci sta bene per niente!

    In una sola mossa il Papa emerito Joseph Ratzinger di due anni più giovane, ha dato al Presidente Napolitano un' incomparabile lezione di correttezza, senso di opportunità ed aplomb: Quando non ci si sente più all' altezza delle situazioni si cede il passo, con eleganza e lasciando di se un buonissimo ricordo.
   Cosa che non avverrà per l' attuale occupante del Quirinale, grigio dirigente dalle posizioni evasive già ai tempi del Partito Comunista Italiano.
   Perduta ormai da tempo la capacità di esaminare gli scenari alla luce della loro novità e repentina mutevolezza, non ha trovato di meglio che incaricare dieci abitué del potere di cavarlo dall' impiccio attribuendo loro l' estemporanea qualifica di saggi, specularmente a come un anno e mezzo prima aveva attribuito il titolo di senatore a vita ad un personaggio al quale fino ai settant' anni le sorti del popolo italiano non erano interessate minimamente, quasi la penisola fosse disabitata.
   Tutto questo (un anno e mezzo fa come oggi) in totale spregio della volontà dei cittadini italiani e del loro diritto di essere rappresentati nei modi previsti dalla Costituzione repubblicana.
   Al termine ultimo del suo itinerario prevedo che tutto si concluderà per lui come per l' omonimo protagonista di una lirica dell' Antologia di Spoon River: “dacché i radicali presero a sospettarmi e i conservatori non furono mai sicuri di me, così giaccio, illacrimato da tutti” (da E.L.Masters - George Trimble).