martedì 24 dicembre 2019

Il problema non è tornare al voto: E' quello che va fatto dopo

   Nei giorni scorsi ha fatto mostra di se nel quotidiano locale la notizia della reunion dei Sindaci di Ovaro succedutisi negli ultimi 40 anni. Il messaggio che si vorrebbe far passare è quello di un paese traumatizzato che deve trovare "unità e pace" oltre le divisioni.

   Evidentemente ci si è già scordati la cittadinanza allibita e furente durante le sedute del Consiglio di questi mesi. La fine di questa amministrazione non va presentata come un trauma: E' stata una liberazione.


   In secondo luogo non si fa minimamente accenno al fatto che l'amministrazione dimissionaria pur essendosi notevolmente impegnata in proprio, ha trovato una quantità di cose che non funzionavano già da prima. Questo non andrebbe dimenticato perché è molto facile farsi prendere dal languore del "Vogliamoci bene" e fare nuovamente delle scelte inconcludenti come certi morosi che si lasciano, poi si riprendono per tornare a lasciarsi. Gli ex Sindaci sono appunto degli ex e va benissimo che facciano i padri nobili ma con spirito di servizio e senso dell' avvicendamento.


   Si sa che ogni Amministrazione ha piacere di lasciare traccia del suo passaggio. Dall'ultimo quinquennio abbiamo ricevuto in eredità un arco privo di qualunque funzione e costato uno sproposito con una sottostante piazza rivestita con blocchetti di porfido che non hanno spostato di una virgola il problema del razionale collegamento tra le due piazze nè quello di uno spazio utilizzabile nel corso di eventi.


   I lavori del centro anziani avanzano pigramente sulla base di una scelta clamorosamente sbagliata (l'area destinata a suo tempo allo scopo era in Spin -in mezzo al verde- mentre ci si è voluti incastronire nella ristrutturazione di un villino anni '20 assolutamente inidoneo con affaccio in strada a raso, forse studiato per abbreviare la permanenza dei vecchietti).


   Orto agrario non pervenuto e invaso dalle sterpaglie dopo che la Regione ne ha disposto il trasferimento al Comune; progetto per il teleriscaldamento di scuole ed uffici pubblici abbandonato; associazioni locali allo sbando. Miniera di Cludinico chiusa, ovvero affidata a dei privati che la tengono in catalogo assieme ad altri 87 pacchetti tanto per fare numero. Stabilimento delle acque oligominarali del quale il Comune è in parte proprietario, ignorato come se il problema fosse di qualcun altro.



La Commissaria Silvia Zossi a Muina per i 100 anni di Annibale
   Allora per amministrare così -dico io- va bene anche la Commissaria anzi; credo che riuscirà a fare meglio e sta già dimostrando di essersi presa a cuore l'incarico anche dal lato umano.

   Cosa fare allora? 

   L' Amministrazione che si proporrà al responso dei cittadini dovrà offrire un candidato Sindaco dotato di disponibilità di tempo e capacità di ascolto, affiancato da una squadra operativa. 

   Personalmente vedo con simpatia la riproposizione del simbolo "Insieme per Ovaro" per un fatto di continuità e riconoscibilità: Niente tatticismi, niente strizzate d'occhio; ci si prepara a lavorare senza perdere tempo in altri disegnini. Ci sono persone che hanno piacere di partecipare? Si facciano avanti; commentino; facciano proposte. Gli spazi per impegnarsi non sono dodici ma quanti se ne vuole. E' fondamentale che la squadra sia aperta a contributi esterni. 


   E' un primo punto di partenza, ma occorrono adesso velocità e coraggio, indispensabili per potersi rivolgere anche agli elettori che si sono in questi anni astenuti. Questi elettori sono interlocutori da considerare, non lo sono invece i protagonisti, dell' ultima stagione di scelte negative per il nostro paese (isolamento, assenza di progettualità e di disponibilità al confronto). 


   Sognare una Ovaro migliore non è vietato.





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